natiche e schiena

non passa pių per l'ombelico
lo sguardo mio davanti
il tuo da dietro adesso
fissa un poco pių in basso
se avvizzita la foglia di fico
dal pelo penzola o si alza il sesso

mi sento natiche e schiena
un guscio aperto d'uovo
col rosso sparso fresco
da impastare č l'uomo
o puzza e non vale niente
presto un cadavere