da Ascolta l'Urlo delle Figlie di Alberto Sighele        
Heed the Daughters' Cry
/ Escucha el Grito de las Hijas
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magico Myanmar
dedicata a Luca Madella che proiettava le sue diapositive di viaggio
al circolo ‘Beppa Giosef’


dice che è magica la luce
nel Myanmar Luca
e con occhio lucido
la distilla e la riproduce
per noi perché sappiamo che 
se è incomprensibile l’alfabeto
dai caratteri piccoli e rotondi come i pomodori
il mercato è un incanto di colori
tra barca e barca una piccola vita mastica
i peperoni i porri e il pesce
da mano a mano senza involucri di plastica
da mucchio a mucchio su stuoia o in vaso
vengono dal lago 
dove sull’orto galleggiante di alghe gli ortaggi
crescono felici da sotto dissetati
chiamati dai raggi
del sole su questa terra fertile
dove tutto è trainato dal bue
come da noi dice Luca una generazione indietro o due
e sono anche qui le donne che lavorano di più
tutto è costruito di canne di bambù
le barche le palafitte le pareti intrecciate
il Buddha invece affolla le caverne consacrate
e si adagia o siede nelle cripte
sotto zedy gialle guglie dorate lucenti
quasi fossero nelle fauci della terra-drago denti
pronti a mordere il blu del cielo

e i fiumi la saliva la lingua il lago
e i portali del patho
morbidi e svolazzanti come un fiore un velo
invisibile da cui entrare e chiedere al Buddha
in contemplazione
dove hanno rinchiuso la donna
che per la democrazia ha vinto
l’ultima elezione
mentre i suoi figli corrono scalzi ignari
per un paese in mano all’ignavia dei militari
il cui naso è sui dollari del turismo
il cervello nella colla del potere 
e dell’opportunismo
solo i monaci e le monache vivono d’elemosine
da giovani e in vecchiaia vestono il saio
marrone porpora o rosa 
inseguendo la meditazione come sposa
rovesciano i pesci della propria vita
sulla sabbia come i pescatori
per cernirli ed essicarli
prima che inizino i brutti odori
e cosi si tira avanti
in un paese dove le lacrime della libertà
ed il futuro precario
non cancellano i tanti monasteri
né le immagini di Luca
né gli occhi che vedono la vita
in un ciclo millenario

maggio 98

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